I VIP Che Non Hanno Sottoscritto Twitter Blue Ora Sono Senza Spunta Blu
Dal **20 aprile** 2023, tutti gli utenti che non si sono abbonati a **Twitter Blue** e non hanno pagato la relativa quota mensile hanno perso la **spunta blu**. Questa decisione ha colpito anche molte **celebrità**, le quali ora si trovano senza la tanto ambita verifica sul noto social network.
In precedenza, prima dell’arrivo di **Elon Musk** alla guida di Twitter, le **spunte blu** venivano conferite automaticamente o su richiesta a profili di **persone di rilievo**, oltre a **aziende**, **società** e **istituzioni governative** per differenziarli da possibili account falsi. Questo processo avveniva, per l’appunto, in modo **gratuito**.
Tuttavia, Musk ha rapidamente cambiato le regole del gioco. Ha iniziato a modificare il colore della spunta in base alla categoria di appartenenza, introducendo infine un sistema di verifica a pagamento, noto come **”verificato”**. Questo cambiamento ha suscitato ampio dibattito tra utenti e esperti del settore.
Per accedere a **Twitter Blue** e, di conseguenza, poter riottenere la **spunta blu**, gli utenti devono pagare una quota mensile di **9,76 euro** oppure un abbonamento annuale che ammonta a **102,48 euro**. Nonostante i vantaggi offerti da questa opzione, molti **VIP** hanno deciso di non piegarsi a questa imposizione, rinunciando quindi al loro status di utenti verificati.
Tra i nomi illustri che al momento non possiedono più la **spunta blu** ci sono artisti di fama mondiale come **Lady Gaga**, **Beyoncé**, **Bad Bunny**, **Katy Perry**, **Justin Bieber** e i **Blackpink**. Queste scelte sorprendono, considerando l’importanza del loro brand e della loro presenza sui social media.
Il servizio di **Twitter Blue** offre ai suoi abbonati una serie di vantaggi esclusivi, che includono **priorità nelle ricerche**, un numero ridotto di pubblicità, la possibilità di caricare **video lunghi in alta definizione**, la **modifica dei tweet** e un limite di caratteri che arriva fino a **10.000**. Nonostante queste funzionalità avanzate, pare che molti **VIP** non considerino tali comfort un valore sufficiente per giustificare il pagamento dell’abbonamento.
Molti di loro sembrano preferire mantenere la loro autenticità, optando per un’assenza strategica della **spunta blu** piuttosto che piegarsi alle nuove regole imposte. Questa situazione solleva interrogativi sulla direzione futura di Twitter e sull’importanza che la verifica riveste nel mondo del social networking, specialmente per figure pubbliche.
Rimane ora da vedere se alcune di queste **celebrità** decideranno di seguire le orme di altri utenti e si abboneranno a **Twitter Blue** per riconquistare la propria verifica. La lotta per l’autenticità e il riconoscimento potrebbe cambiare le dinamiche sociali, specialmente in un contesto dove i rischi legati a profili falsi sono in aumento. La rinuncia alla verifica potrebbe quindi essere interpretata come un atto di protesta contro un sistema che ora richiede un pagamento per un servizio che precedentemente era gratuito.
Un’ulteriore considerazione da fare riguarda il potere che le **celebrità** esercitano sulle piattaforme sociali: la loro presenza può influenzare notevolmente le dinamiche di interazione tra gli utenti e il valore intrinseco di una piattaforma. Gli utenti si aspettano che le icone pop siano sempre autentiche e disponibili, e la perdita della **spunta blu** potrebbe influenzare la loro capacità di comunicare efficacemente con i fan e il pubblico.
Concludendo, l’evoluzione delle politiche di verifica su **Twitter** chiama in causa un rinnovato dibattito sui costi e i benefici della presenza online, specialmente per le personalità di spicco nel mondo della musica e dell’intrattenimento. Solo il tempo dirà come risponderanno i **VIP** a queste novità e in che modo influenzeranno le interazioni future sulla piattaforma.